Hai le pile scariche? – 20/11/2017

In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti  (SERR 18-26 Novembre) entra nel vivo il progetto pilota sviluppato dal Politecnico di Milano (Servizio Sostenibilità di Ateneo), in collaborazione con ERP Italia (tra i primi Sistemi Collettivi in Italia in termini di raccolta di rifiuti di apparecchiature elettriche, noti come RAEE, e di rifiuti di pile e accumulatori) e AMSA (Comune di Milano), volto a sensibilizzare la popolazione politecnica e più in generale la cittadinanza, sui temi della raccolta differenziata. 

In particolare, l’attenzione è rivolta a pile e accumulatori portatili esausti (rifiuti identificati con l’acronimo RPA), per la raccolta dei quali sono stati collocati 25 contenitori nelle due sedi milanesi del Politecnico: 17 nella sede storica di Città Studi e 8 nella sede di Milano Bovisa. I contenitori sono caratterizzati da una livrea che li rende facilmente individuabili così da permettere di raccogliere e gestire correttamente questi rifiuti, che si ricorda essere costituiti da pile, pile a bottone, pacchi batteria o accumulatori sigillati, trasportabili a mano (rientrano quindi in questa categoria: pile stilo, mini stilo, a bottone, oltre a quelle presenti in molteplici Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) come le batterie dei cellulari, degli orologi, nei giocattoli, ecc.). Non sono quindi oggetto della raccolta le altre due categorie rientranti ex lege nelle RPA: accumulatori per veicoli (batterie o accumulatori utilizzati per l’avviamento, l’illuminazione e l’accensione) e pile o accumulatori industriali (pile o accumulatori progettati esclusivamente a uso industriale o professionale, o utilizzati in qualsiasi tipo di veicoli elettrici). I contenitori saranno svuotati periodicamente o a chiamata, in caso di saturazione anticipata, da operatori qualificati ed autorizzati alla gestione di tali rifiuti e, quindi, trasportati ai centri di trattamento ai fini del successivo riciclaggio e recupero.

Studenti, personale e cittadini, conferendo pile o accumulatori portatili negli appositi contenitori creati per l’iniziativa, potranno contribuire al corretto riciclo di un rifiuto ancora oggi gestito troppo spesso non correttamente, dimostrando un impegno concreto per la tutela dell’ambiente.

Se avviato a corretto trattamento, un quantitativo pari a 100 kg di pile permette infatti di ottenere circa 30 kg di acciaio, 40 kg di materie prime pronte per l’industria dei Metalli (Mn e Zn), 10 kg di Plastiche miste recuperabili (PE, PVC, ecc..).

Si segnala inoltre che nell’ambito del progetto pilota ERP Italia sostiene un tirocinio presso il Politecnico – Servizio Sostenibilità per monitorare e analizzare i risultati ottenuti e per contribuire alla diffusione della cultura del riciclo, in ottica circular economy.

FOCUS DI APPROFONDIMENTO

Conosci la differenza tra RAEE e RPA?

L’acronimo RAEE identifica i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche ovvero, qualsiasi prodotto, giunto a fine vita, che, per esercitare la propria funzione principale, dipende da correnti elettriche o campi elettromagnetici (ad esempio: frigoriferi, condizionatori, ferri da stiro, TV, telefonini, PC, orologi, giocattoli elettrici, elettroutensili, consolle).

Quando decidiamo di disfarci dei nostri RAEE abbiamo due possibilità: possono essere conferiti presso le isole ecologiche organizzate dai Comuni su tutto il territorio nazionale (per maggiori informazioni: Centro di Coordinamento RAEE www.cdcraee.it) o possono essere consegnati ai distributori a fronte dell’acquisto di una nuova apparecchiatura equivalente.

Per i RAEE di piccolissime dimensioni (sotto i 25 cm) è oggi possibile anche il conferimento gratuito ai grandi distributori di AEE (oltre 400 m2), senza obbligo di acquisto di nuovi prodotto equivalenti. È indispensabile gestire correttamente i RAEE, per la tutela degli ecosistemi, evitando di abbandonarli nell’ambiente, ma anche per consentire l’attuazione delle logiche della circular economy, evitando di conferirli come rifiuto indifferenziato, destinato a smaltimento e non a recupero.

L’acronimo RPA identifica i Rifiuti di Pile e Accumulatoriche la legge divide in 3 tipologie:

  • pile o accumulatori portatili: le pile, le pile a bottone, i pacchi batteria o gli accumulatori sigillati, trasportabili a mano e che non costituiscono pile o accumulatori industriali, né batterie o accumulatori per veicoli (ad esempio le pile stilo, mini stilo, a bottone, oltre a quelle presenti in molteplici AEE come le batterie dei cellulari, degli orologi, nei giocatoli);
  • batterie o accumulatori per veicoli: le batterie o gli accumulatori utilizzati per l’avviamento, l’illuminazione e l’accensione;
  • pile o accumulatori industriali: le pile o gli accumulatori progettati esclusivamente a uso industriale o professionale, o utilizzati in qualsiasi tipo di veicoli elettrici.

ERP Italia, insieme ad altri Sistemi Collettivi, ha reso disponibile un servizio per la raccolta e trattamento degli RPA portatili presso i centri di raccolta comunali e i punti vendita. Ci si può disfare degli RPA gratuitamente e senza obbligo di acquisto di nuove Pile e Accumulatori.

Con il nuovo progetto pilota avviato al Politecnico di Milano, si potrà inoltre approfittare degli appositi contenitori, facilmente individuabili, collocati nelle due sedi milanesi, per disfarsi delle pile o accumulatori portatili esausti.

Per qualsiasi dubbio o ulteriore informazione puoi contattare il Servizio Sostenibilità di Ateneo – Gestione dei Rifiuti di Ateneo: gestionerifiuti@polimi.it (Tel.02.2399.9247- 9368).

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