
Profili professionali mobilità: nuova norma UNI 11977
Anche il Politecnico di Milano ha contribuito alla stesura della norma
La mobilità delle persone – e il suo conseguente impatto ambientale, economico e sociale – ha assunto una rilevanza crescente, in particolare per il mondo aziendale, della Pubblica Amministrazione, della formazione. È pertanto aumentata la domanda di professionisti capaci di gestire gli spostamenti, garantendo allo stesso tempo efficienza, costi contenuti e rispetto per l’ambiente.
Per rispondere a queste molteplici esigenze è stata di recente pubblicata la norma UNI 11977:2025 “Attività professionali non regolamentate – Profili professionali per la gestione della mobilità delle persone – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”.
La norma rappresenta il frutto del lavoro di revisione della UNI/PdR 35 (pubblicata nel 2018), svolto dal Gruppo di Lavoro 32 della Commissione Tecnica UNI 006 “Attività professionali non regolamentate” (ottobre 2022 – gennaio 2025) e che ha visto impegnati al fianco di UNI rappresentanti delle maggiori Associazioni professionali, del mondo della formazione, di quello universitario e della certificazione accreditata. Tra gli Atenei coinvolti, anche il Politecnico di Milano, rappresentato dal suo Mobility Manager, Eleonora Perotto.
La norma definisce i requisiti per lo svolgimento dell’attività professionale di 4 profili individuati per la gestione della mobilità delle persone. Requisiti delineati a partire dalle specifiche attività previste con riferimento alle conoscenze e abilità, anche per identificarne con chiarezza il livello di autonomia e responsabilità, in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ).
I profili sono:
Mobility Manager, che si occupa principalmente della mobilità dei lavoratori negli spostamenti tra sede di lavoro e abitazione;
Fleet Manager cui è affidata la gestione del flusso delle flotte aziendali;
Travel Manager incaricato della organizzazione di trasferte e viaggi di lavoro dei dipendenti di un’azienda, PA;
Chief Fleet Mobility Travel Officer che ricopre un ruolo di gestione trasversale di tutta la mobilità, con il compito di coordinare le diverse azioni o iniziative adottate dall’azienda.
In definitiva, da un lato, la norma permetterà ai singoli professionisti di ottenere una certificazione di qualità accreditata, dall’altro, consentirà alle organizzazioni di avere un preciso riferimento che definisce competenze e cosa aspettarsi da un vero professionista della mobilità.
Per ulteriori informazioni: UNI – Ente Italiano di Normazione